La qualità e la bontà sono ormai solo il minimo comune denominatore di quello che portiamo sulla tavola. Non ci si accontenta di essere presi per la gola ma si pretende che i cibi siano sani, genuini ed eco compatibili. E che abbiano un’anima. Si tratti di un salume di cinta o di un olio extravergine quello che il palato vuole è un’emozione. Unica e distinguibile. Ed è quella dei prodotti che hanno un forte legame con la terra da cui provengono…
Nel settore degli oli dell’extravergine e al monocultivar (una sola varietà) si è aggiunto il denocciolato (con olive private del nocciolo prima della frangitura). Eccellente quello di varietà Bosana dei Fratelli Pinna a Ittiri.
Francesco Arrigoni
Fonte: Corriere della Sera Magazine